“Aiutami a fare da solo!” è forse la più celebre frase da tutti conosciuta sul metodo, ma pochi sanno riconoscerne la vera essenza: è un richiamo a non interferire con impazienza, a non sostituirsi al bambino, ma a fornire un adeguato sostegno al momento opportuno.

La libertà del bambino di esplorare, la certezza che ci sia un impulso innato in lui che lo spinge verso l’apprendimento sono i principi su cui si basa il metodo. Questa, però, ha confini precisi, chiari e uguali per tutti: è dettata dall’ambiente, ma anche dal rispetto verso gli altri.

E proprio l’ambiente e la sua organizzazione hanno un ruolo fondamentale: questo deve suscitare interesse nei bambini e venire incontro al loro desiderio e al loro bisogno di movimento, di scoperta e di esplorazione autonoma, accompagnandoli nell’acquisire coscienza delle proprie capacità, nello scoprire via via l’uso delle mani, nel renderli più sicuri nella deambulazione e a diventare perciò sempre più indipendenti.

Le attività di “vita pratica”, infine, legate alla cura della persona e alla cura dell’ambiente sono una delle principali esperienze in una scuola Montessoriana.

Il nostro ruolo è aiutare i bambini a divenire consapevoli di sé stessi, del posto che occupano fra tutte le cose che li circondano e di saper cogliere il giusto momento per intervenire con pazienza e umiltà senza sostituirsi a loro.